sabato 5 aprile 2014

ARONOFF CENTER OF ART - CINCINNATI


È questa l'opera più matura di Eisenman in cui sviluppa ulteriormente il concetto di “blurring” applicandolo sia al nuovo edificio che a quello preesistente. Inoltre proprio tramite questa tecnica si creano sovrapposizioni e incastri che, tramite operazioni booleane creano gli spazi. Nel complesso questo edificio è composto da una dicotomia tra le linee rigide del vecchio fabbricato e la sinuosità di quello nuovo. In “Domus” n.788 del 1998 questa dicotomia viene descritta attraverso la distinzione tra hardware e software: <<il progetto è in stato transizionale, è in trazione permanente. La distinzione tra hardware e software può servire a definire a definire la presenza nel progetto di una tipologia soft e di una geometria cartesiana. La curvatura dell'edificio è una curva virtuale, il suo serpeggiare ai margini del preesistente complesso è una costruzione per linee rigide, un hardware […] soft a livello macroscopico e hard a livello microscopico. Il diagramma che organizza l'edificio è la transizione del complesso preesistente verso una forma a linee spezzate, verso l'avvolgersi di una curva, che si rivela come una serie di volumi cubici depositati lungo un tracciato curvilineo […] >>. L'elemento curvilineo è formato anch'esso da volumi geometrici che, anche se inclinati rispetto ai piani di coordinate xyz, conservano ancora 8 punti di coordinate individuabili precisamente nello spazio.
L' Aronoff Center può essere considerata opera matura per Eisenman perchè oltre al blurring riesce a combinare i concetti di “in-between” (c'è l'idea di incunearsi tra le cose, accanto al preesistente, lo “spazio tra le cose” ) , palinsesto, oscillazioni, vibrazioni e operazioni booleane.





CASA GUARDIOLA - SANTA MARIA DEL MAR, CADICE


In Casa Guardiola c'è la prima sperimentazione di questa nuova tecnica attraverso le variazioni della forma a “L” con movimenti di oscillazione e ondulazione, che si presentano sia in pianta che in alzato. <<Questa piccola casa è assolutamente inconcepibile senza una concezione del progetto teoricamente radicata, senza l'esperienza didattica dei suoi primi lavori, senza una sconcertante profondità di riflessione e una capacità (anche professionale) di conformare attorno a queste idee spazi credibile e la stessa costruzione. Ma la soluzione non è automatico risultato perché qui si fa Arte quello che in altri casi è pura legittimazione. Che le onde mare, che le tracce di quel movimento sulla sabbia possano rappresentarsi in architettura e darci un nuovo paradigma sul movimento è un esito entusiasmante.>> 

EISENMAN E IL BLURRING


Attraverso i suoi studi Eisenman fu il primo ad introdurre il “movimento” come principio fondante l'architettura e i suoi spazi. Il concetto di movimento non p visto da Eisenman come qualcosa che si percepisce una volta all'interno dell'edificio ma è qualcosa che dà forma all'edificio stesso: << Il “blurring” è ispirazione concettuale e allo stesso tempo tecnica con cui organizzare un nuovissimo modo di progettare.>> Blurring significa movimento o meglio “registrazione di un movimento”, come nel quadro del futurista Giacomo Balla: “La Donna Con Il Cagnolino” o nel “Nudo Che Scende Le Scale” di Duchamp. Grazie ad Eisenman il blurring diventa strumento non solo dell'arte visiva ma anche dell'architettura.